Introduzione
Il fenomeno dell’ ‘ortoressia nervosa’ può essere definito come un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dalla fissazione tematica degli individui sul cibo ‘sano’, a scapito di quello ritenuto ‘contaminato’ o ‘impuro’, e dall’ossessione per una nutrizione ‘appropriata’ (Bratman e Knight, 2000). Tale condotta alimentare devia da una normale attitudine salutistica nella misura in cui influenza non solo i ritmi e le abitudini di vita dell’individuo ortoressico, ma va anche a gravare sulla sua rete relazionale e sociale: infatti, modificando frequentemente il suo stile di vita alla continua ricerca di un perfezionismo salutistico, il soggetto ortoressico finisce progressivamente con l’isolarsi, prendendo le distanze da coloro i quali non condividano il suo sistema di regole alimentari, precise e imprescindibili, o da chi, semplicemente, non ne comprenda le scelte.
L’ortoressia inizia quando un regime dietetico diventa una “fuga dalla vita”, e le attività quotidiane diventano monopolizzate dalla ricerca, acquisto e preparazione di cibi ‘salutari’ e ‘appropriati’.